È ancora frequente che numerosi appassionati e addetti ai lavori si interroghino su chi produce i motori diesel Jaguar, considerata l'ottima reputazione che questi propulsori si sono guadagnati negli anni in termini di affidabilità, erogazione e bassi consumi.
Infatti, i motori a gasolio equipaggianti i modelli Jaguar business e prestazionali come F-Pace, XE e XF si sono distinti per uno straordinario compromesso fra performance ed efficienza, qualità che hanno destato la curiosità degli automobilisti.
In realtà, sebbene Jaguar abbia sviluppato autonomamente alcune pregevoli unità diesel quali il V6 3.0 e il 4 cilindri, attualmente si affida anche a partner di primo piano come Mercedes e Ford per alcuni propulsori a iniezione diretta.
Proprio i collaboratori tedeschi e americani consentono oggi alla Casa inglese di completare la sua offerta includendo poderosi motori diesel twin-turbo, capaci di esaltare il piacere di guida tipico del Marchio unendo il piacere alla sostenibilità.
Fin dagli anni Sessanta, Jaguar ha intrapreso una importante collaborazione con BMW che prevede la condivisione di alcuni powertrain. I primi motori sviluppati congiuntamente sono stati i 6 cilindri in linea da 2,0 e 2,5 litri, installati su modelli Jaguar come XJ6 e XJ12 contribuendo a modernizzare la gamma. Questi propulsori, pur mantenendo l'architettura a 6 cilindri tradizionale di Jaguar, integrarono alcune soluzioni tecniche BMW come l'alimentazione a iniezione elettronica, che ne migliorarono le prestazioni.
Installati su modelli di punta come la lussuosa berlina XJ6 e l'ammiraglia XJ12, permisero alla Casa inglese di ammodernare la meccanica dei propri veicoli con unità più efficienti e ricche di coppia. Rispetto ai precedenti motori Jaguar a carburatori, i nuovi 6 cilindri in collaborazione con BMW contribuirono in modo determinante all'evoluzione prestazionale e al rinnovamento delle prestigiose berline, rendendole più fluide e potenti da guidare nell'uso quotidiano. Si può dire che grazie a questi primi propulsori condivisi prese il via un processo di modernizzazione della gamma Jaguar che ancora oggi prosegue fruttuosamente.
Negli anni Duemila, la partnership tecnica ha portato la casa inglese ad adottare evoluti propulsori BMW come il V8 da 4,2 litri montato sulle performance XK coupé. Recentemente la sinergia ha raggiunto livelli ancora più elevati, con l'introduzione sull'ammiraglia modelli Jaguar XJ di un sofisticato motore V8 twin-turbo da 5 litri di origine bavarese.
Questa unità eroga 550 CV e offre autentiche prestazioni GT, rese possibili anche grazie all'esperienza di BMW nella realizzazione di powertrain ad alte prestazioni. La fruttuosa collaborazione prosegue tuttora e assicura a Jaguar accesso alle migliori tecnologie motoristiche per sviluppare auto dal DNA sportivo ma anche dall'anima lussuosa.
Negli ultimi anni Jaguar ha sviluppato in proprio alcuni performanti motori diesel per ampliare la gamma con soluzioni a basso impatto ambientale. Uno dei primi propulsori a gasolio prodotti internamente è stato il turbodiesel 3.0 V6 da 204 CV, montato anche sull'ammiraglia Modelli Jaguar XJ. Questo sei cilindri garantiva spunto e fluidità di marcia paragonabili a un motore a benzina.
Successivamente è stata la volta dell'innovativo 4 cilindri Ingenium D200, il primo diesel modulare di Jaguar da 186 CV. Basato su una moderna architettura a iniezione common rail, assicura elevata efficienza nei consumi. Attualmente però, data la complessità degli investimenti, la Casa si avvale di partner come Mercedes e Ford nei mercati dove i motori diesel hanno ancora ampio utilizzo.
I Modelli Jaguar XE, XF e F-Pace adottano infatti propulsori a gasolio twin-turbo prodotti in collaborazione con Mercedes, come il P250 da 163 CV. Il know-how di costruttori leader nel diesel consente a Jaguar di completare efficacemente anche i listini con soluzioni eco-friendly.